È passato un anno da quando ho pensato a lui l’ultima volta.
Dopo quattro anni di relazione, praticamente a senso unico, mi sono accorta di
avere ancora un briciolo di dignità e il coraggio per esprimere le mie
necessità ed esigenze e soprattutto, per chiudere questa farsa.
Mai una cena con gli amici, mai una gita fuori porta in compagnia, sempre e
solo io e lui.
Dovevo capirlo molto tempo prima o forse, semplicemente, doveva scattare
qualcosa nella mia mente, che mi rendesse consapevole di essere solo la
seconda.
La seconda dopo il suo lavoro, la seconda dopo i suoi amici, la seconda dopo
la sua palestra e la seconda dopo l’Altra….
E si, perché per essere seconde bisogna, inevitabilmente, che ci sia anche una
PRIMA.
In questo caso, si tratta di una prima fidanzata.
Lei è quella ufficiale, quella con cui uscire insieme agli amici, quella da
presentare alle cene importanti, quella da portare al pranzo della domenica in
famiglia.
Ma d’un tratto, tutto questo dolore, questa rabbia e questa frustrazione
escono dalla mia anima e volano via, lasciando che il suo egoismo e narcisismo
vadano alla ricerca di qualcun’altra a cui succhiare un po’ di energia.
Così, ritorna la voglia di uscire con le amiche, la spensieratezza nel ridere
per una banalità e la voglia di gustare un buon gelato in riva al lago, magari
azzardando qualche accostamento di gusti strano.
E senza neanche accorgermene, mi ritrovo davanti a un Uomo, un altro Uomo (
non più lui che pensavo fosse il solo su tutta la terra) che mi invita ad
uscire. Dopo un anno di “intolleranze” verso il sesso maschile esco nuovamente
a cena con un uomo. O meglio, in questo preciso istante un uomo sta cucinando
per me.
Non l’avrei neanche immaginato fino a qualche mese fa e, invece, ora, mi
ritrovo nella mia piccola camera, con l’armadio aperto e tutti i vestiti sparsi
sul letto, alla disperata ricerca di qualcosa da indossare per questa serata.
Mille domande, mille dubbi, mille emozioni: Chissà come sarà? Chissà cosa
penserà? Chissà come sarà la sua casa? Chissà cosa cucinerà?
È veramente splendido quando una persona decide di mettersi ai fornelli e
creare. Perché alla fine, cucinare, è arte, è creazione, è fantasia.
Diversamente, tutti saremmo grandiosi chef. E invece, solo pochi, hanno questa
dote di saper trasformare, combinare e realizzare un’opera d’arte come potrebbe
essere una piatto di spaghetti allo scoglio o un tortino caldo al cioccolato
(fatto bene s’intende!).
Mi immagino già la scena:
“… un appartamento piccolo e arredato in stile classico, ambienti molto
ordinati e puliti. Lui è ai fornelli: indossa dei jeans, una felpa e un
grembiule ridicolo e quadretti.
Esordisce dicendo che preparerà la sua specialità e con un sorriso mi accoglie
nel suo mondo.
Se fossimo in un film, e noi i protagonisti, sarebbe apparsa, come per magia,
una pregiata bottiglia di vino rosso. La forma sarebbe particolare, l'etichetta
colorata e un tappo di sughero ne conserverebbe all'interno tutto l’aroma. Con
abilità, Lui stapperebbe la bottiglia e per tutta la casa si sprigionerebbe la
sua melodia.
Invece, Lui non beve vino, praticamente da sempre, forse senza neanche saperne
il motivo o forse semplicemente per una presa di posizione verso chissà chi o
cosa.
E io, a differenza sua, adoro il vino ma non reggo l’alcool…. Ahimè!
Quindi, mentre lui armeggia in cucina, preparando l’occorrente sul piano da
lavoro, lavando le zucchine, tritando le cipolle e l’aglio, sminuzzando
finemente il prezzemolo e affettando qualche pomodorino maturo e succoso, io
sono seduta su questa sedia a parlare, praticamente con uno sconosciuto, di
tutto e di più.
Fuori è quasi inverno, è una serata fredda ma luminosa e noi siamo dentro, al
caldo, con i vetri dell’ampia finestra che si appannano con le nostre emozioni…
o forse sono solo i vapori della cottura.
Mi sorprende scoprire così tante cose di lui, solamente guardandolo cucinare.
Fa tutto con molta calma e naturalezza e con la stessa calma e naturalezza io
sono qua ad osservarlo.
È sicuramente un tipo pignolo: lo si capisce dal fatto che, dopo aver tagliato
le zucchine, sciacqua la lama del coltello, l’asciuga con cura e lo riutilizza
per sbucciare e affettare la cipolla e l’aglio.
E poi la precisione…. Tanto preciso….Troppo preciso!
Ogni cosa ha la sua esatta collocazione, e lui ogni volta compie sempre lo
stesso percorso: piano cottura, frigorifero, lavello… piano cottura,
frigorifero, lavello… come in un valzer.
Il suo carattere calmo e pacato si riflette in ogni suo movimento,. Anche se
ogni tanto, si aggira per la cucina alla ricerca di qualcosa che un attimo
prima aveva pensato di prendere e invece ha abbandonato non sa dove, forse
distratto dalla mie parole.
Mi offro di aiutarlo ma lui, con modi gentili e decisi, rifiuta la mia
proposta.
Ed ecco che estrae una padella e comincia a far soffriggere la cipolla con
l'aglio e subito dopo unisce le zucchine. Dalla cucina si diffonde un profumino
invitante e uno sfrigolio che, forse, in altre occasioni, mi avrebbe anche
infastidito. Invece continuo ad osservarlo incuriosita, in attesa di capire
quale creazione stia uscendo dal genio dell’artista.
Finalmente si delinea il menù: dal frigorifero spunta un sacchetto di gamberi
ancora vestiti del loro guscio e delle tartine guarnite abilmente con
fiorellini di prosciutto cotto alternate ad altre con rotolini di zucchine. In
contemporanea, dalla dispensa sbuca un pacchetto di "eliche" all'uovo.
Che fortuna sfacciata: io adoro la pasta e il pesce!
Mi chiedo se sia davvero una coincidenza oppure sia un segno del destino, così
come la sera che ci siamo incontrati.
La cucina risuona tra le nostre risate, la padella con i gamberi in compagnia
delle zucchine e la pentola dell’acqua che borbotta, nell’attesa di accogliere
in un solo tuffo le eliche di farina.
Ormai è quasi pronto, non resta che aggiungere un ultimo ingrediente per
amalgamare il tutto e immergersi in questo vortice di sapori….
Beep…Beep…
Un suono forte e deciso mi riporta alla realtà: un gentile signore, con modi
poco cordiali, sta imprecando contro di me per non aver ottenuto la precedenza
ad una rotonda, e io, improvvisamente, mi ritrovo a 200 mt. da casa.
Entro in cortile, ritiro la macchina in garage e salgo le due rampe di scale
che conducono al mio appartamento.
Sto per inserire le chiavi nella serratura quando, con mia grande sorpresa, la
porta viene aperta dall’interno.
Mi accoglie il suo sorriso dolce e sicuro, il suo grembiule ridicolo a
quadretti e quel profumino che si espande dalla cucina: tutto proprio come la
prima sera.
Sulla soglia del nostro, piccolo ma accogliente, appartamento mi aspetta il
mio chef, il mio artista, il mio porto sicuro, la mia ancora di salvezza: l’
uomo che mi ha conquistato con un connubio semplice di sapori e di gusti.
L’uomo che ora è mio marito.
Sonia (venerdì, 30 settembre 2011)
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Luce (venerdì, 30 settembre 2011 22:20)
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Laura (venerdì, 30 settembre 2011 22:17)
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Armando (venerdì, 30 settembre 2011 21:56)
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Giulio (venerdì, 30 settembre 2011 21:54)
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Miranda (venerdì, 30 settembre 2011 21:52)
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Nadine (venerdì, 30 settembre 2011 21:50)
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Raffaella (venerdì, 30 settembre 2011)
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Luna (venerdì, 30 settembre 2011 21:46)
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Alessio (venerdì, 30 settembre 2011 21:43)
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Andrea (venerdì, 30 settembre 2011 21:42)
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Veronica (venerdì, 30 settembre 2011 21:41)
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Massimo (venerdì, 30 settembre 2011 21:39)
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Doriano (venerdì, 30 settembre 2011)
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Matteo (venerdì, 30 settembre 2011 21:35)
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Lele (venerdì, 30 settembre 2011 21:34)
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Fortunato (venerdì, 30 settembre 2011 21:32)
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Pamela (venerdì, 30 settembre 2011 21:30)
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Mike (venerdì, 30 settembre 2011 21:28)
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Riccardo (venerdì, 30 settembre 2011 21:27)
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Manu (venerdì, 30 settembre 2011 21:23)
Brava brava
Elena (venerdì, 30 settembre 2011 21:21)
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Patrizia (venerdì, 30 settembre 2011 21:19)
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Gisella (venerdì, 30 settembre 2011 21:16)
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Luca73 (venerdì, 30 settembre 2011 21:14)
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Enzo (venerdì, 30 settembre 2011 21:05)
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Federica (venerdì, 30 settembre 2011 20:59)
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Samuele (venerdì, 30 settembre 2011 20:55)
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Giulietta (venerdì, 30 settembre 2011 20:52)
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Rachele (venerdì, 30 settembre 2011 20:50)
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Monia (venerdì, 30 settembre 2011 20:40)
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Teresa (venerdì, 30 settembre 2011 20:37)
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Mirco (venerdì, 30 settembre 2011 20:33)
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Anna (venerdì, 30 settembre 2011 20:30)
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Walter (venerdì, 30 settembre 2011 20:28)
Bella silvia
Nadia (venerdì, 30 settembre 2011 20:22)
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Laura 79 (venerdì, 30 settembre 2011 20:21)
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Carlo (venerdì, 30 settembre 2011 20:21)
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giovanni (venerdì, 30 settembre 2011 20:20)
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Enrica (venerdì, 30 settembre 2011 20:18)
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Erny 69 (venerdì, 30 settembre 2011 20:18)
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Patty (venerdì, 30 settembre 2011 20:18)
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Stefano (venerdì, 30 settembre 2011 20:14)
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Nicola (venerdì, 30 settembre 2011 20:12)
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Liliana (venerdì, 30 settembre 2011 20:10)
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Mimmo (venerdì, 30 settembre 2011 20:06)
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Lino (venerdì, 30 settembre 2011 19:54)
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Ester (venerdì, 30 settembre 2011 19:52)
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Gigi72 (venerdì, 30 settembre 2011 19:49)
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Rebecca (venerdì, 30 settembre 2011 19:47)
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