Quando arrivai, vidi che c'era già un bel gruppetto di persone, alcune le conoscevo di vista, altre no.
Ci mettemmo comodi sul prato e Aatif, il marito di Simona, cominciò a parlare dei vari aspetti della medicina cinese, ai problemi legati allo stress, del tai chi e a come rilassarsi.
Ci dividemmo in due gruppi, prima facemmo insieme il tai chi e di seguito le tecniche di rilassamento.
Mi sentivo bene, l'energia scorreva prepotentemente in me, chiusi gli occhi ... dopo quello che per me era pochi attimi, li riaprii e ... tutto attorno si era trasformato !!
Simona era diventata un elfo dai mille sorrisi, Aatif un folletto dai modi burberi ma dal cuore d'oro, chiunque chiedeva una mano o un aiuto, lui si prestava ... Sabrina, la proprietaria della Cascina, era una fata del succo di mela e dalle mille delizie e Carlo, il marito di Sabrina, era il cuoco folletto della città, continuai a guardarmi attorno e mi accorsi che anche le altre persone si erano trasformate chi in folletti, chi in elfi, chi in fate ... le case non erano più in cemento ma di legno, le strade erano di ciottoli, i lampioni avevano forma floreale, ovunque c'erano fiori, cani e gatti che scorazzavano felici.
Iniziai a camminare verso il centro della città, dappertutto c'era allegria, tanta gente sorridente … giunta all'altezza dello scalo dei battelli, mi accorsi che questo non c'era più, al suo posto un enorme pista da ballo, tantissime coppie che ballavamo spensierati e sul lago una miriade di barche.
Continuai e vidi la fontana ben diversa da quella che conoscevo, era piene di ninfee, rane e pesciolini, insomma la città non era come la ricordavo io, tutto era cambiato e magnifico.
Sentivo il mio stomaco brontolare e pensai che forse era ora di cena, e mi incamminai verso la Cascina, o almeno dove sapevo che si trovava, poco dopo quando arrivai trovai un immensa tavolata, il folletto Carlo aveva preparato tutto ciò che poteva fare nella sua enorme cucina, mi sedetti vicino a Simona e iniziai a mangiare di gusto, Sabrina elargiva succo di mela a destra e a manca ... insomma una bella serata.
Quando mi alzai da tavola andai a sedermi sotto ad una pianta e chiusi gli occhi per un attimo ...
Un colpo leggero alla spalla me li fece riaprire ... mi guardai attorno, dove erano finite le fate? I folletti? Gli elfi? Le case di legno?
Simona mi disse che la cena era pronta ed insieme entrammo nella Cascina, intanto pensavo.. “ma era cosi tutto reale ... forse ho sognato ?? ”, intanto guardavo la mia amica … e mi parve di cogliere nei suoi occhi un brillio ..... OPPURE NO?
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